La tecnologia supera ogni giorno nuovi limiti; esistono ormai innumerevoli modi di comunicare. Allora perché non sfruttare questa risorsa per scopi più importanti?
È questa la domanda che si sono posti i tecnici dei paesi tecnologicamente più avanzati, come Finlandia, Stati Uniti, Svezia, ma soprattutto paesi dell’Asia come Taiwan, Hong Kong, Giappone e Corea del Sud. In particolare, il governo sud-coreano da anni sfrutta la messaggistica istantanea per avvisare in tempo reale tutti i cittadini, che si tratti di allerta meteo, tensioni particolari con la Corea del Nord o altro.

Anche durante il periodo più critico della pandemia si è cercato di sfruttare le telecomunicazioni per aiutare il monitoraggio dei contagiati attraverso il rintracciamento dei contatti. Un po’ come si voleva fare con l’app Immuni in Italia, ma attraverso un canale non molto conosciuto in occidente, ovvero la piattaforma Naver, che è un poco come il Google sud-coreano.
Tutt’ora, quando un nuovo caso Covid si manifesta, il governo coreano usa strumenti per rintracciare la posizione e i posti frequentati dal contagiato, mettendo in allerta i cittadini attraverso la messaggistica istantanea. Tuttavia, in un paese così tecnologicamente avanzato, è capitato che lo scorso marzo, informazioni personali siano state divulgate: nome, residenza, età, perfino il numero di telefono sono stati rivelati al pubblico.
Questa violazione estrema della privacy ha causato non pochi danni, tanto al paziente affetto da covid-19, quanto alle persone intorno a lui.
Molti i negozi a rischio di chiusura solo perché precedentemente visitati dal paziente covid-19, o ancora messaggi intimidatori mandati sia al diretto interessato che ai suoi familiari da parte di estranei.
Come se non bastasse, avendo la possibilità di contattare il contagiato, alcuni si sono spinti a chiedere maggiori dettagli sulla sua vita privata, pretendendo di conoscere tutti i suoi spostamenti. La situazione è sicuramente sfuggita di mano, eppure questo sistema di tracciamento non aveva mai destato problemi fino a questo momento. Allora, cos’è più importante: proteggere la privacy dell’individuo o prendere misure preventive per evitare ulteriori contagi, costi quel che costi?
Chiudiamo con questo aforisma di Benjamin Franklin, che diceva:

“Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza.”
— Benjamin Franklin, Statista e Inventore
