Olimpiadi di Tokyo inizialmente pianificate per luglio 2020, posticipate di un anno a causa del COVID-19. Ci sono stati periodi in cui questo evento mondiale è stato rimandato a causa di guerre, ma posticiparlo per una pandemia, è una circostanza senza precedenti.
Fin dal principio il vicepresidente dell’IOC (Comitato Olimpico Internazionale) Dick Pound ha dichiarato che il desiderio di cancellare del tutto le Olimpiadi da parte del Primo Ministro giapponese Yoshihide Suga, fosse solo un rumor dettato da una propria convinzione personale e che l’evento si sarebbe tenuto in ogni caso, nonostante il numero di contagiati da covid-19 fosse in aumento.
Tuttavia, più della metà del popolo giapponese è stata contraria a questa decisione, poiché il virus in Giappone si è diffuso in maniera inaspettatamente veloce: “Non è proprio possibile invitare atleti provenienti da tutte le parti del mondo, sarebbe da irresponsabili.” Avevano inizialmente dichiarato gli esperti giapponesi.
In base alla corrente regolazione, le Olimpiadi si svolgeranno senza spettatori, ignorando, quindi, la volontà del popolo giapponese. Infatti, secondo le recenti statistiche, un totale dell’82% dei giapponesi erano contro le Olimpiadi, se si conta sia il 49% di chi volesse completamente annullarle e il 33% di chi chiedesse di posticiparle.

Una petizione che conta di 400.000 firme, stilata da coloro che erano contro l’evento, non ha portato ad alcun rusultato; il governo, invece, è andato avanti con l’organzzazione.
Attualmente il Giappone sta affrontando una quarta ondata di contagi. Sempre più regioni stanno dichiarando una situazione di emergenza. Nonostante la proposta del Giappone di posticipare le Olimpiadi di un anno, la realtà dei fatti è che oggi i contagi nel paese del sole nascente, sono dieci volte superiori all’anno scorso.
Un altro grande problema sono le vaccinazioni e la scelta di dare la precedenza agli atleti. Questa decisione del governo ha scatenato un sentimento di oltraggio nei cuori del popolo giapponese.
Molti gli anziani non vaccinati che sono ancora in attesa della prima dose. Per giunta, la pagina online dove poter prenotare il vaccino ha riscontrato diversi problemi, impedendo per settimane intere la prenotazione ai cittadini. Il numero di richieste troppo elevato, ha mandato in tilt il sistema.
Questo genere di problema tecnico dovrebbe essere impensabile in un paese tecnologicamente avanzato come il Giappone, (vedi articolo tecnologia) motivo in più per il quale i giapponesi hanno dimostrato il loro disappunto attraverso manifestazioni pacifiche di protesta.
Problemi addizionali non stanno rendendo il lavoro facile al governo giapponese. Perfino gli atleti erano contrari ad essere vaccinati per primi piuttosto che dare la precedenza a persone fisicamente più vulnerabile, affermando che “le vite di tutti sono importanti in egual misura”.

Ad ogni modo, il Primo Ministro Yoshihide Suga, ha dichiarato che si stanno prendendo tutte le misure necessarie per svolgere i giochi olimpici in totale sicurezza. 30 ospedali, 500 infermieri e 200 medici sono stati ingaggiati per l’evento.
Tuttavia, l’intero corpo del personale medico è contrario a questa decisione, dato che nella situazione di emergenza attuale, si corre il rischio di non soddisfare i bisogni del resto della popolazione. Si respira molta tensione tra settore governativo e quello sanitario, non potendo questi ultimi controbattere in alcun modo alla scelta del governo.
Cancellare le olimpiadi ora porterebbe più costi che guadagni. Le spese attuali per sostenere le olimpiadi equivalgono a 33 miliardi di dollari americani. Annullarle, invece, significherebbe violare accordi internazionali, arrivando a costi collaterali nei confronti delle altre nazioni di circa 80 miliardi di dollari.
Anche dal punto di vista morale non sarebbe stato così facile annullare un evento di portata internazionale come questo. Quasi tutti gli atleti riescono a partecipare solo una volta nella vita alle Olimpiadi, come nel caso eccezionale della squadra di rifugiati, che hanno avuto l’opportunità straordinaria di prendere parte alle olimpiadi. Dopotutto, nonostante le pressioni del popolo giapponese e i rischi causati dal covid19, gli atleti di tutto il mondo potranno ancora vedere il loro sogno realizzato.
